Il Lake District, è una regione nel nord ovest dell'Inghilterra che ho recentemente visitato. La regione, famosa per i suoi laghi e le sue montagne, le più alte dell'Inghilterra, è una meta turistica ambita nel periodo primaverile ed estivo, forse più indicato per soggiornarci. Io non ho resistito ed avendone l'occasione l'ho visitata in pieno inverno. Ma ripeto, essendo la zona, la parte più umida dell'Inghilterra, con frequenti addensamenti di nebbia, è preferibile soggirnarci in primavera, altrimenti aspettatevi pochissime ore di luce e sole. Fin dai tempi dell'Impero romano, l'allevamento di pecore, è stata la principale industria della regione e non meravigliatevi di trovarne continuamente alla vostra destra ed alla vostra sinistra senza soluzione di continuità assieme ai muri a secco funzionali appunto alla pastorizia. Pensate che quando nel 2001 l'afta epizootica costrinse ad abbattere migliaia di pecore in tutto il Regno Unito ed in questa zona in particolare, si perse la centenaria memoria storica delle pecore che riconoscevano i pascoli non recintati e non si smarrivano, e questa conoscenza veniva tramandata tra le generazioni. Per ovviare al problema alcuni pascoli di montagna vennero prudentemente circondati di recinti elettrici. Il rischio è sempre quello di perdere la memoria storica.
Veniamo al titolo, I Poeti del lago non potevano che essere felici. Sto parlando principalmente di Wordsworth, Coleridge e Southey. In particolare pensate che William Wordsworth, il fondatore del Romanticismo e soprattutto del naturalismo inglese, trascorse sessant'anni della sua vita a contatto con la natura lungo questi laghi e queste montagne, tanto cari alla letteratura inglese del settecento e dell'ottocento.
Ho scritto questo post appositamente per fotografare la relazione tra la cornice paesaggistica dei Laghi e le parole del poeta laghista. Il poeta ha immortalato il
Lake District nella sua poesia, riconoscendo alla natura la capacità di infondere felicità nella vita di un uomo ("Lake Poets could not but be gay"). Non mi resta che riportare la poesia di Wordsworth "
I Wandered Lonely as a Cloud"
(Erravo solo come una nuvola), scritta nel 1804 ed ispirata dalla vista dei narcisi dorati in riva all'Ullswater; è considerata l'opera più famosa di Wordsworth.
Erravo solo come una nuvola
I wandered lonely as a cloud
Che galleggia in alto sovra valli e colline,
That floats on high o’er vales and hills,
Quando ad un tratto vidi una folla,
When al l at once I saw a crowd,
Una moltitudine, di narcisi dorati;
A host , of golden daffodils;
Accanto al lago, sotto gli alberi,
Beside the lake, beneath the trees,
Svolazzando e danzando nella brezza.
Fluttering and dancing in the breeze.
Continui come le stelle che brillano
Continuous as the stars that shine
E scintillano sulla via lattea,
And twinkle on the milky way,
Si stendevano in una linea senza fine
They stretched in never-ending line
Lungo il margine di una baia:
Along the margin of a bay:
Diecimila vidi a colpo d'occhio,
Ten thousand saw I at a glance
Scuotendo le loro teste in un vivace ballo.
Tossing their heads in sprightly dance.
Le onde accanto a loro danzavano, ma essi
The waves beside them danced; but they
Sorpassano le scintillanti onde in allegria
Out -did the sparkling waves in glee:
Un poeta non poteva che essere gaio,
A poet could not but be gay,
In una tale gioconda compagnia
In such a jocund company:
Guardavo fisso - guardavo fisso - ma poco pensavo
I gazed - and gazed – but little thought
Che ricchezza lo spettacolo mi aveva portato:
What wealth the show to me had brought:
Perché spesso, quando sul mio letto giaccio
For oft , when on my couch I lie
Di distratto o di pensieroso umore,
In vacant or in pensive mood,
Essi balenano su quell'occhio interiore
They flash upon that inward eye
Che è la beatitudine della solitudine;
Which is the bliss of solitude;
E allora il mio cuore si riempie di piacere,
And then my hear twith pleasure fills,
E balla con i narcisi.
And dances with the daffodils.
Un'altra peculiarità di questi luoghi è che il comune rispetto per le leggi e la precoce costituzione di un parco naturale "Lake District National Park" hanno fatto sì che la zona non venisse deturpata dal fenomeno delle seconde case o da mostri di cemento. Insomma non è avvenuto quello che avviene sostanzialmente in Italia. Nel XX secolo, in questa regione vi abitò anche la scrittrice per bambini Beatrix Potter, ambientandovi molti dei suoi famosi libri su Peter Rabbit.